Approfondita la ricerca, Yu Yanagisawa ed i suoi colleghi hanno realizzato che il “vetro” tende a ripararsi per merito della tiourea, una sostanza che agisce da collante perché favorisce il legame idrogeno che tiene insieme la molecola.
Altri materiali con queste caratteristiche erano stati identificati già in precedenza, ma non presentavano una composizione così robusta oppure necessitavano di calore o di più tempo per rigenerarsi.
Molti e interessanti gli utilizzi per tale materiale: dagli schermi degli smartphone ad applicazioni in campo medico per esempio, con una positiva ricaduta anche sull’ambiente.
Su Science l’articolo che descrive la ricerca.