Secondo una recentissima risoluzione del Parlamento Europeo, che dovrà essere recepita da tutti gli Stati membri, a partire dal 1° gennaio 2019 tutti gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici o di loro proprietà dovranno essere “a energia quasi zero”, quindi avere consumo netto di energia nullo, ossia essere in grado di produrre in loco lo stesso quantitativo di energia di cui abbisognano per il loro completo sostentamento.
Allora, come affrontare la crisi? Come rilanciare il business di mercato attraverso la riqualificazione e i nuovi standard di efficienza energetica? Come stare a passo con gli sviluppi degli scenari e gli standard tecnologici del settore? E su quali tecnologie puntare?
Per fornire risposte a questi ed a molti altri quesiti l’ENEA ha organizzato, nelle giornate del 10 e 11 maggio 2012, due sessioni di incontri per avviare un confronto diretto sulle nuove tecnologie per gli edifici ad impatto zero e le politiche energetiche di ultima generazione sulle tecnologie e le politiche di Zero Energy Building tra amministrazioni pubbliche, esperti, ricercatori, aziende, associazioni di categoria.
Il Polo del Materiali è stato uno degli attori coinvolti partecipando ad alcuni incontri bilaterali, allo scopo di incontrare nuovi partner tecnologici, avviare forme di cooperazione tecnico-scientifico nel settore delle fonti di energia rinnovabili e dell'efficienza energetica.
Soggetti contattati
Ente / Organizzazione |
Settore di attività |
Université Catholique de Louvain - Louvain La Neuve (Belgio) |
Università |
Aalto University – Espoo (Finlandia) |
Scuola di Ingegneria |
C.N.R.S. – Grenoble (France) |
Istituto del CNR |
EURAC Research - Bolzano |
Energie Rinnovabili |
OTB Research Institute for the Built Environment, TU Delft – Delft (Olanda) |
Built Environment |
Samsung C&T Corporation – Seoul (Korea) |
Ingegneria Edile |
En Blau Nuevas Tecnologias – Onda (Spagna) |
Energia |
Gli incontri sono stati l’occasione per ampliare il network dei soggetti con cui avviare forme di cooperazione e per accreditare i laboratori del Polo come strutture in grado di dare risposte concrete ai fabbisogni di innovazione nel campo dell’edilizia sostenibile.