Gli studi hanno dimostrato che la retina bio, poggiata su un vetrino rivestito con un metallo semiconduttore, funziona come un fotorecettore artificiale stimolando i neuroni che compongono la retina. La nuova bioretina, quindi, sostituirebbe le funzionalità di quei neuroni che hanno il compito di rispondere agli stimoli luminosi, e in più si sostituisce alle retine artificiali a base di silicio. Inoltre, tali bioretine sono molto flessibili quindi aderiscono meglio alla curvatura oculare.
Gli studi in via sperimentale si stanno concentrando sulla risoluzione di un aspetto che riguarda la modalità con cui renderle sufficientemente sensibili in tutte le condizioni di luce naturale.
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