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Biomattoni di canapa per la cantina vinicola a impatto zero

Le potenzialità della canapa e della calce per la bioarchitettura sono molteplici, come ha dimostrato l’eclettico Kevin Parker, un ingegnoso imprenditore che, dopo molti anni di ricerche, ha scelto questo materiale per costruire la sua cantina vinicola a impatto zero.

 

L’idea è stata quella di seguire l’andamento del terreno coltivato in modo che le vigne arrivassero quasi ad affiancarsi alla copertura vegetale della cantina ipogea.

Nella parte fuori terra sono stati progettati gli uffici che integrano al tetto verde i pannelli solari. L'edificio a impatto zero doveva richiedere meno energia possibile per funzionare e mantenere allo stesso tempo un ambiente sano e funzionale.

 

Dopo aver testato sul campo diversi materiali naturali come la pietra, la terra cruda o la paglia, Parker ha individuato nei biomattoni di canapa la soluzione ideale sia in termini d’impatto ambientale che energetici e salutari. I biomattoni sono essenzialmente costituiti da paglia con l’aggiunta di calce come indurente; la trasformazione chimica in pietra calcarea inoltre cattura e imprigiona l'anidride carbonica e continua a farlo per molti anni.

 

La miscela è stata modellata per creare dei mattoni molto leggeri, solo 15 chili per un mattone spesso circa 60cm, e dunque facile da trasportare.

 

Fonte: ArchitetturaEcosostenibile  

Martedì, 16 Settembre 2014